Il Link Art Center è lieto di presentare Deeptimesurfacetime, un’opera sonora di Sara Ludy. La mostra sarà online su Link Cabinet dal 20 febbraio al 24 marzo 2019.
Con Deeptimesurfacetime Link Cabinet ospita per la prima volta un’opera interamente sonora, ampliando ulteriormente la tipologia di lavori presentabili in una galleria online. L’opera, concepita appositamente per l’occasione, è un progetto sonoro che assembla e fonde suoni e rumori ambientali registrati in due differenti luoghi costruiti artificialmente: il Nan Lian Garden di Hong e una voliera creata da Ludy in realtà virtuale. Suoni naturali, artificiali e digitali si sommano, si rincorrono e si confondono tra loro, lasciando all’orecchio dell’ascoltatore il compito di creare una difficile sintesi tra i due mondi messi a confronto. In questo senso Deeptimesurfacetime si inserisce nella pratica dell’artista che si fonda sulla commistione tra naturale e artificiale, tra reale e virtuale, suggerendo un’esperienza del digitale che è fatta di contaminazione tra il concreto e l’astratto, in uno scenario in cui tutto ci risulta allo stesso tempo nuovo e sconosciuto ma anche vagamente familiare e comprensibile.
Deeptimesurfacetime è un’opera audio, per attivarla è necessario fare click sul bottone play presente nella pagina.
Sara Ludy è un’artista americana che lavora con un’ampia gamma di media tra cui video, suono, animazione, realtà virtuale, web, performance audiovisive, scultura, fotografia, pittura e installazione. Attraverso una pratica interdisciplinare Ludy crea forme ibride che scaturiscono dall’incontro tra ciò che è fisico e ciò che è virtuale. Sara Ludy ha esibito le proprie opere in numerose gallerie e istituzioni in tutto il mondo tra cui: Museum of Contemporary Art Chicago, Chicago; Berkeley Art Museum, California; Honor Fraser, Los Angeles; bitforms gallery, New York; Postmasters Gallery, New York; Klaus von Nichtssagend, New York; Interstate Projects, Brooklyn; Eyebeam Center for Art and Technology, New York; Vancouver Art Gallery, Vancouver; Western Front, Vancouver; Kuenstlerhaus Bethanien, Berlin; Carroll Fletcher, London; Espace Verney-Carron, Lyon; e C-Space, Beijing