Share Your Sorrow è un progetto curatoriale online lanciato da Domenico Quaranta nel settembre 2012, che si concentra su strategie di conservazione sociale dell’arte digitale in rete. Focus del progetto è il lavoro di Kevin Bewersdorf, un artista molto attivo online tra il 2007 e il 2009, prima di ritirarsi dalla pratica artistica e cancellare tutto ciò che aveva condiviso in rete negli anni precedenti. Tutti coloro che si siano imbattuti nel suo lavoro in passato sono invitati a cercare nei propri archivi e condividere ciò che trovano. Perché il museo del futuro potrebbe essere il vostro disco fisso.
La conservazione dell’arte è di norma associata a musei, archivi e collezioni, e quindi con l’autorità e il potere – sia esso istituzionale, culturale o economico. Ma non è sempre stato così. Musei e archivi sono emersi nell’età moderna, e il collezionismo come pratica elitaria è nato nel Rinascimento. Nel corso della storia, l’arte è stata salvata dalle tombe, dalle catastrofi naturali, dalle copie, dal suo uso e abuso, dal caso, dai monaci, e dalla gente.
Nell’era digitale, gli artisti hanno incominciato a fare arte con mezzi digitali e a distribuirla online, e gli utenti hanno cominciato a salvarla e archiviarla, come fanno con tutto il resto. Ovviamente, il mondo dell’arte ha cominciato a applicare le sue regole e convenzioni anche all’arte digitale, pretendendo che certi file fossero brutte copie e altri “originali”, e parlando di edizioni, risoluzione, certificati di autenticità e così via. Il file che hai scaricato non è lo stesso file che Mr Saatchi ha comprato. Va tutto bene. Ma cosa accadrebbe se il tuo file sopravvive, e quello di Mr Saatchi si perde? O se l’artista sostiene che l’originale è quello che ha messo in rete?
Nel 2007, Kevin Bewersdorf ha scritto:
“Getterei il mio computer in un abisso senza esitazione… I miei dati sono al sicuro, seminati in giro per la rete, e solo di questi dati mi importa.”
Poi, a un certo punto, ha rimosso ogni cosa dalla rete, ma i suoi dati sono sopravvissuti. Sono sopravvissuti nel lavoro di altri artisti che hanno reagito ad essi. Sono sopravvissuti su altri siti che li hanno ripubblicati. E sopravvivono nello spazio disco di molti anonimi utenti che li hanno salvati, custodendoli gelosamente o semplicemente dimenticandosene. Sono loro i veri collezionisti del lavoro di Kevin Bewersdorf: un lavoro che è stato accessibile a tutti, e che è ora soggetto alla condizione della scarsità, premessa a ogni atto di collezionismo.
Share Your Sorrow li invita a condividere di nuovo i dati che Kevin ha seminato; a permettergli di circolare ancora in rete, per essere scaricati, manipolati e remixati da altri utenti, e per restare parte del dialogo culturale, che è il modo migliore per l’arte di sopravvivere.
Per contribuire:
– vai su http://shareyoursorrow.tumblr.com/submit e proponi il tuo contenuto, o
– caricalo direttamente su Tumblr con la tag “share your sorrow”, o
– manda un’email a domenico.quaranta@linkartcenter.eu. E,
– cerca di fornire il maggior numero di informazioni contestuali possibile (nome, data, collocazione originaria, ecc.)
Maggiori informazioni: http://shareyoursorrow.linkartcenter.eu/.