Il Link Art Center annuncia la chiusura delle attività

Jul 31, 2019
Dopo otto anni di intensa attività editoriale, curatoriale ed espositiva, il Link Art Center annuncia oggi la fine della propria esperienza di promotore e diffusore di cultura. Lo fa nella serena consapevolezza di aver agito da protagonista, e di aver raggiunto, almeno in parte, il proprio obiettivo: quello di favorire, a livello nazionale e internazionale, una maggiore diffusione e consapevolezza delle “arti dell’età dell’informazione”, come recita il suo nome esteso. L’interruzione delle attività non significherà, tuttavia, la fine della propria presenza online: il sito linkartcenter.eu, la piattaforma editoriale Link Editions, la galleria online Link Cabinet resteranno accessibili, a testimoniare un’esperienza che ha ancora molto da dare.  Fondato il 9 marzo 2011 come Link Center for the Arts of the Information Age da Fabio Paris, Lucio Chiappa e Domenico Quaranta, affiancati dal 2014 da Matteo Cremonesi, il Link Art Center si è proposto come una piattaforma curatoriale dedicata alla promozione della ricerca artistica contemporanea e alla riflessione critica sui temi dell’età dell’informazione, attraverso l’organizzazione di eventi, l’attività editoriale, la collaborazione e il networking con individui, gruppi, aziende e istituzioni a livello nazionale e internazionale. A queste iniziative il Link Art Center si è dedicato operando consapevolmente in un territorio postmediale, in cui se da un lato è imperativo, per un’organizzazione culturale, riconoscere, indagare e criticare l’impatto che la svolta digitale ha avuto e sta avendo sulla cultura, la società, la politica e l’economia del nostro tempo, dall’altro è assurdo porsi alcun limite di tecnologia o di media. Privo di una sede fisica, il Link Art Center ha affiancato alla produzione e alla circolazione internazionale di eventi espositivi e progetti culturali estemporanei e di ampia scala due progetti caratterizzati da un’attività regolare e costante: Link Editions, un’iniziativa editoriale avviata sin dalla sua fondazione; e il Link Cabinet, una galleria online lanciata nell’aprile 2014 e curata da Matteo Cremonesi.  Link Editions Convinto sostenitore dell’idea che l’informazione vuole essere libera, Link Editions è stato fra i primi progetti editoriali a sperimentare un modello di distribuzione che affianca al libro cartaceo, stampato in print on demand e diffuso attraverso i canali della distribuzione online, il download gratuito del libro digitale in versione pdf, consentendo a chiunque l’accesso ai propri saggi, cataloghi e libri d’artista. Dal 2011 al 2019 Link Editions ha messo in circolazione più di 50 titoli, collaborando con autori come Dominique Moulon, Adam Rothstein, Mathias Jansson, Brad Troemel, Gene McHugh, Valentina Tanni, Joanne McNeil; artisti come Ryan Trecartin, Miltos Manetas, Michael Mandiberg, Florian Freier, UBERMORGEN, Roberto Fassone, Addie Wagenknecht, Evan Roth, Eddo Stern, Eva & Franco Mattes; e organizzazioni e istituzioni come Rhizome, New York; MU, Eindhoven; Aksioma, Ljubljana; Viafarini, Milan; Kunsthaus Langenthal; HEK, Basel; HEAD–Genève e PAF, Olomouc. Tutti i nostri libri sono e resteranno disponibili per il download gratuito, la fruizione online e l’acquisto in formato cartaceo all’indirizzo https://linkeditions.tumblr.com/. Link Cabinet Una singola pagina web che ospita mostre personali con cadenza bimestrale, presentando lavori site specific concepiti in relazione al peculiare spazio espositivo e al tipo di fruizione che questo permette, tra 2014 e 2019 Link Cabinet ha esposto lavori di Jonas Lund, DUOX, Mancinelli & Fassone, Addie Wagenknecht, Julian Oliver, Nicolas Maigret, Marco Cadioli, Emilie Gervais, Guido Segni, JODI, Jan Robert Leegte, Mara Cassiani, David Horvitz, Michael Mandiberg, Margot Bowman & Lior Ben Gai, Giovanni Fredi, Morehshin Allahyari, Émilie Brout & Maxime Marion, Nicholas Sassoon, Gretchen Andrew, Davide Prati, Sebastian Schmieg, Stefano Testa, Eva Papamargariti, Max Dovey, Sofia Braga, Carlo Zanni, Eleonora Roaro, Sara Ludy, Lorna Mills. L’archivio dei lavori è disponibile all’indirizzo  http://www.linkcabinet.eu. Mostre e produzioni Oltre a queste due piattaforme, il Link Art Center ha prodotto nel corso della sua storia eventi e progetti, collaborando con istituzioni come HeK, Basel; 319 Scholes, New York; Istituto Svizzero di Roma, sede di Milano; Furtherfield Commons, Londra; Kunsthaus Langenthal, Langenthal; Fotomuseum Winterthur, Winterthur; iMAL, Brussels; Espace multimédia Gantner, Bourogne. Tra 2015 e 2016 ha partecipato con altre quattro istituzioni - Aksioma, Drugo more, Abandon Normal Devices e d-i-n-a / The Influencers al progetto europeo Masters&Servers. Networked Cultures in the Post-Digital Age, riconosciuto come “storia di successo” dalla Commissione Europea.  Fra i progetti realizzati dal Link Art Center, in autonomia o in collaborazione con la sua rete di istituzioni, ricordiamo: Collect the WWWorld. The Artist as Archivist in the Digital Age (2011 – 2012, a cura di Domenico Quaranta), un’esposizione che ha indagato criticamente lo sviluppo delle pratiche di appropriazione e riuso di materiali preesistenti nell’era digitale; il Link Point, una project room che per due anni - dal settembre 2012 al giugno 2014 - ha offerto a diversi artisti - fra cui Marco Cadioli, Adam Cruces, Francesco Fonassi, Elisa Giardina Papa, Marc Lee, Silvio Lorusso e Sebastian Schmieg, Filippo Minelli - uno spazio di produzione, presentazione e disseminazione di progetti; il MINI Museum of XXI Century Arts, un museo itinerante costituito da un digital photo frame e una chiavetta USB, che prima di andare disperso ha ospitato mostre di artisti come Paul. B. Davis, Martin John Callanan, Thomson & Craighead, viaggiando da Londra a Hong Kong; 6PM Your Local Time Europe (2015), una mostra distribuita che ha coinvolto più di 350 artisti e più di 100 location in 23 paesi europei; Refresh (2016 e 2018, a cura di Fabio Paris), un progetto espositivo teso a valorizzare a livello nazionale e internazionale la scena digitale italiana; SITUATIONS/Post Fail (2017 - 2018, a cura di Matteo Cremonesi), una mostra dedicata al fallimento delle narrative che celebrano lo sviluppo tecnologico; Escaping the Digital Unease (2017 e 2018, a cura di Raffael Dörig, Domenico Quaranta, Fabio Paris), una mostra che ha esplorato la dimensione del disagio digitale  e raccontato come gli artisti si interrogano su nuove forme di critica, sulla possibilità di piattaforme e strumenti indipendenti, e di rivisitare le utopie dei primi anni del web; e il progetto dadaclub.online (2017), che nel centenario del dadaismo ha messo a disposizione per il riuso creativo copie digitali ad alta qualità di opere dadaiste. Arrivederci! Con questo elenco non esaustivo di progetti, pubblicazioni e attività, il Link Art Center ringrazia tutti coloro che hanno seguito con interesse e curiosità la sua esistenza, e vi invita per l’ultima volta a usare e abusare dei contenuti accessibili attraverso la propria piattaforma principale, www.linkartcenter.eu. È stata una bella avventura personale ed intellettuale, un modo diverso di mettersi in gioco, di provare, fare, pensare, costruire. Un’avventura che abbiamo condiviso con amici vecchi e nuovi, con incontri personali o scambi digitali; un’avventura che ha dato molto a noi e, speriamo, anche a voi. Arrivederci!

The Link Art Center announces the end of activities

Jul 31, 2019
After eight years of intense editorial, curatorial and exhibition activity, the Link Art Center announces today the end of its experience as a promoter and distributor of culture. It does so in the serene awareness of having acted as a protagonist, and of having achieved, at least in part, its goal: that of supporting, at national and international level, a greater diffusion and awareness of the “Arts of the Information Age”, as its full name states. The interruption of activities will not, however, mean the end of our online presence: the linkartcenter.eu site, the Link Editions publishing platform, the Link Cabinet online gallery will remain accessible, as testimonies of an experience that still has much to give. (more…)

Link Editions + PAF, Olomouc: #mm Net Art—Internet Art in the Virtual and Physical Space of Its Presentation ora disponibile sui nostri scaffali

Jul 20, 2019
Il Link Art Center è orgoglioso di annunciare l'uscita della versione inglese dell'antologia #mm Net Art—Internet Art in the Virtual and Physical Space of Its Presentation, a cura di Marie Meixnerová. Il libro, pubblicato in collaborazione con PAF, Olomouc, è disponibile in edizione economica, in bianco e nero (*), in edizione a colori e come pdf gratuito. https://issuu.com/linkeditions/docs/mary_meixner_ed_mm_netart_link_edit ACQUISTA SU LULU.COM (Bianco e Nero, SCONTO DEL 30%, 7,18 €)ACQUISTA SU LULU.COM (Colore, SCONTO DEL 30%, 45,91 €)DOWNLOAD GRATUITO (PDF) Cos'è la Net art? A cosa si riferisce il suo nome? Al mezzo che usa, o al fatto che sia l’arte dei Netizen, gli abitanti di Internet? È un movimento artistico o una forma d'arte? Questo libro si propone di fornire un punto di partenza nella ricerca di risposte a queste e simili domande riguardanti l'esistenza dell’Internet art. Curato da Marie Meixnerová, curatrice e studiosa ceca, #mm Net Art—Internet Art in the Virtual and Physical Space of Its Presentation approccia l'arte di Internet come forma d'arte in via di sviluppo, attraverso cinque sezioni tematiche che mappano le fasi “cronologiche” di questa evoluzione. L’antologia raccoglie testi di autori come Katarína Rusnáková, Dieter Daniels, Marie Meixnerová, Domenico Quaranta, Natalie Bookchin, Alexei Shulgin, Piotr Czerski, Brad Troemel, Artie Vierkant, Ben Vickers, Jennifer Chan, Gene McHugh, Gunther Reisinger, Matěj Strnad, Lumír Nykl. Per coloro che ne sanno poco, questa antologia può servire come introduzione a questo specifico settore dell'arte del XX e del XXI secolo; al lettore esperto, offre informazioni nuove e non ancora pubblicate e, auspicabilmente, una nuova prospettiva sul fenomeno dell'arte di Internet. Secondo Domenico Quaranta: “#mm net art è un'antologia curata e filtrata da un nodo molto specifico della rete. Questo è esattamente ciò che la rende così preziosa: in un mondo in rete in cui tutte le informazioni sembrano essere disponibili nella stessa forma, alla stessa velocità e sullo stesso schermo, il tuo punto di accesso è ciò che effettivamente plasma il tuo punto di vista; e guardare attraverso il punto di vista di un altro è ciò che ti permette di pensare out of the box, o meglio, fuori dalla tua filter bubble.” Marie Meixnerová (a cura di), #mm Net Art—Internet Art in the Virtual and Physical Space of Its Presentation, Link Editions + PAF, Brescia 2019. Copertina morbida, 220 pagine, disponibile in bianco e nero * (9788087662236) e a colori (9788087662243 ). * Poiché il suo significato è strettamente connesso all'uso dei colori, il testo  Club Kids: The Social Life of Artists on Facebook  di Brad Troemel, Artie Vierkant, Ben Vickers non è disponibile nella versione in bianco e nero, ma solo nella stampa a colori e nel pdf scaricabile. Se acquistate la versione in bianco e nero, ricordatevi quindi di scaricare l'ebook (è gratis!)

Link Editions + PAF, Olomouc: #mm Net Art—Internet Art in the Virtual and Physical Space of Its Presentation Now Available on our shelves

The Link Art Center is proud to announce the release of the English version of the anthology #mm Net Art—Internet Art in the Virtual and Physical Space of Its Presentation, edited by Marie Meixnerová. The book, co-published with PAF, Olomouc, is available as a cheap, black and white paperback (*), a color edition and a free download pdf. (more…)